di Sonia Angrisani.
Lo denuncia Potere al popolo in una nota: “𝗣𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗶𝗰𝗹𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗩𝗶𝗮 𝗡𝗮𝗽𝗼𝗹𝗶 𝗲 𝗹’𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗮. L’abbattimento degli alberi di Via Napoli non era previsto nel progetto ed è stato un gravissimo errore che denota approssimazione e mancanza di un’attenta vigilanza durante l’esecuzione dei lavori. alare dall’alto lavori di riqualificazione di intere aree senza spiegare niente alle persone che le vivono è un ulteriore errore. Se è vero che è difficile trovare il favore di tutti, è anche vero che se chi amministra provasse almeno a spiegare le ragioni di un progetto e a mettersi in ascolto, i progetti potrebbero essere modificati e migliorati per andare incontro alle esigenze di tutti, scrivono.
Ma spacciarsi per ambientalisti dispiaciuti solo quando si tratta degli alberi di Via Napoli, è davvero ipocrita – dichiara Erminia Maiorini – Mi riferisco all’intervista realizzata alla Consigliera Tonia Lanzetta la settimana scorsa. Non c’è nessuno che spende mezza parola per tutto il terreno e i giardini che verranno sottratti alla città per la realizzazione di una mega rotatoria all’uscita dell’autostrada di Nocera Inferiore; addirittura si invocano ulteriori uscite autostradali a Nocera Superiore e Pagani e la realizzazione di nuove strade per fluidificare il traffico cittadino. La Consigliera Lanzetta, in particolare, non perde occasione per ribadire che Nocera ha bisogno di nuove strade, che le persone non sono pronte ad utilizzare altri mezzi di trasporto e che la pista ciclabile non risolverà i problemi della viabilità. Questo, per me, non soltanto si chiama ambientalismo di facciata, ma è anche disinformazione pubblica. La Consigliera di minoranza parla di pista ciclabile più corta d’Europa fingendo di non sapere che quel tratto è soltanto la prima parte di un Intervento di riqualificazione e ridisegno di Via Rea, Via Pucci, Via Napoli fino incrocio via D’Alessandro compreso Pista ciclabile art 19 PUC – spiega Maiorino – invece di spingere verso il completamento di un progetto che potrebbe finalmente proiettare la nostra città in un futuro più sostenibile, in cui si offrano alternative concrete all’utilizzo esclusivo delle automobili, su una dorsale di collegamento fondamentale tra centro e periferia, preferisce fare demagogia spicciola. Proponendo, tra l’altro, sempre le stesse soluzioni che hanno già fallito (cemento, strade, svincoli, barriere e uscite autostradali).
Piuttosto, chiederei all’amministrazione in carica chiarimenti sui tempi di realizzazione dell’intero progetto di riqualificazione e completamento della pista ciclabile e come si ha intenzione di venire incontro alle richieste di quanti lamentano la perdita di qualche posto auto. Anche su questo aspetto si sta speculando in modo vergognoso: il progetto di riqualificazione prevede già il recupero dei 2/3 dei posti auto che erano presenti prima dell’avvio dei lavori della pista – concludere l’ex candidata Sindaco di Potere Al Popolo – Si tratterebbe di apportare qualche piccola modifica al progetto per rimodularli in uno spazio residuo che non mini il completamento della pista. Infine, chiederei alla nuova amministrazione: che fine ha fatto il PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile), il percorso partecipato che giace in qualche cassetto delle stanze comunali con le proposte e osservazioni delle associazioni e che è ancora in attesa di essere approvato dal Consiglio Comunale?