Rubrica a Cura del Patriarca Maurizio Raimondo.
Gesù sale sul monte, luogo tipico nella Scrittura della rivelazione di Dio. Ci va da solo, per incontrare Dio faccia a faccia. L’evangelista Luca esplicita il fine di questa salita sul monte: la preghiera. Gesù “se ne andò “, si allontana dagli altri, dai suoi, per pregare, per sostare presso il Padre, per riaccogliere la sua presenza di vita. “E pernottò nella preghiera di Dio”. Il suo rifugio è Dio. La preghiera è la sua casa.
In questa memoria dei santi Simone e Giuda, apostoli, il vangelo ci fa riascoltare la scelta dei Dodici da parte di Gesù, scelta radicata nel suo pregare. E noi veniamo immersi nell’elenco di tutti i nomi di coloro che definisce “apostoli”, inviati, siamo invitati a sostare su ciascun nome, di cui poco sappiamo.
“Simone, soprannominato «lo Zelota», e Giuda di Giacomo, detto anche Taddeo, appaiono agli ultimi posti nelle liste degli apostoli. Essi assomigliano agli operai chiamati all’ultima ora, che hanno tuttavia portato a termine la loro missione di testimoni dell’Evangelo fino al martirio. Ma, come spesso capita nella storia della salvezza testimoniata dalle Scritture, è proprio agli ultimi e ai più marginali fra gli uomini che Dio sceglie di rivelarsi. Così è a Giuda, secondo l’evangelista Giovanni, che Gesù rivela la possibilità dell’inabitazione di Dio nel cuore di coloro che fanno spazio all’amore (cf. Gv 14,23). E all’amore sarà chiamato anche Simone, che prima di incontrare Gesù apparteneva a quei gruppi di ebrei disposti a manifestare il loro zelo per Dio e per la Legge anche attraverso la violenza” (dal Martirologio ecumenico).
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,12-19
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Parola del Signore.