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Agro-nocerino sarnese. GDF: Sottrazione fraudolenta, nel settore dei rifiuti e delle cartiere.

DiGiuseppe Barone

Nov 15, 2022

di Sonia Angrisani.

Sequestrati beni riconducibili a noti imprenditori dell’agro-nocerino sarnese, attivi nel settore dei rifiuti e delle cartiere, per un ammontare complessivo di 180.000 euro.

Nella giornata di ieri, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha sottoposto a sequestro circa 180.000 euro, indebitamente sottratti alle casse dello Stato da due imprenditori dell’agro-nocerino sarnese.

All’esito di una complessa attività di indagine, condotta dalla Sezione di Polizia Giudiziaria e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Nocera Inferiore, coordinata da questa Procura della Repubblica, è stata accertata la commissione di reati tributari da parte di soggetti attivi nel settore dei rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse.

Le indagini delle Fiamme Gialle 

Le operazioni svolte, hanno consentito di accertare che S.C. e S.M., soci nonché amministratori di diritto e di fatto di una società ormai cessata, in previsione di un eventuale fallimento e considerata una pregressa esposizione debitoria nei confronti del Fisco, awalendosi anche di alcune “teste di legno” (di persone, cioè, compiacenti), attuavano una serie di condotte delittuose dirette a sottrarre le garanzie patrimoniali in danno dell’amministrazione finanziaria.

In particolare i due imprenditori, politicamente attivi nella città di Scafati – risultati già legati in una pregressa manovra estorsiva al boss Franchino Matrone- al fine di impedire l’esatta ricostruzione sia del reddito che del volume d’affari dell’impresa, compivano sui propri beni atti fraudolenti per rendere inefficace la riscossione coattiva da parte dell’Erario della somma di oltre 89 Mila Euro, impiegandola in attività economiche.

La strategia criminosa degli indagati culminava con la liquidazione della società e la successiva cancellazione dal Registro delle Imprese.

Il sequestro 

Sulla base delle risultanze investigative, questa Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto l’emissione di un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, sia in forma diretta che per equivalente, della somma complessiva di 180.000 euro.

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