Camionista di Nocera muore in un incidente sull’A1 tra Calenzano e Barberino di Mugello in direzione Bologna. Il mezzo pesante, dopo aver perso il controllo, ha sbandato uscendo fuori strada in corrispondenza del viadotto Marinella. A seguito dell’incidente il mezzo è andato in fiamme e il conducente è morto.
Sul posto i vigili del fuoco, i soccorsi meccanici e sanitari, le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 4° Tronco di Firenze di Autostrade per l’Italia. Il camion trasportava un carico di frutta e verdura. L’incendio del mezzo si è innescato dopo l’impatto contro il terreno a causa della rottura dei serbatoi del carburante. Secondo ricostruzioni il Tir, per cause da stabilire, ha sbandato andando a sbattere prima contro la barriera centrale della carreggiata e poi, dopo aver attraversato le corsie di sorpasso, di marcia e di emergenza, ha abbattuto sul lato destro del viadotto sei elementi delle protezioni laterali, finendo nel vuoto per un’altezza di oltre 15 metri.
Cgil: “Altra tragedia sul lavoro”
“Alla sua famiglia va anzitutto la nostra solidarietà ed il cordoglio della Filt Cgil della Toscana. Possiamo così solo scrivere, in modo sofferto, che si tratta di un’altra inaccettabile tragedia sul lavoro. Non conosciamo ancora il dettaglio della dinamica incidentale. Sappiamo, tuttavia, che in quel tratto autostradale, purtroppo, non sono pochi questi tragici eventi. Pochissime settimane fa, ad esempio, vi fu un incidente tra tre Tir che, tra l’altro, produsse code chilometriche nel tratto metropolitano fiorentino e perfino dentro la città di Firenze. E sappiamo che in quel tratto autostradale, ma non solo, occorrono non tanto maggiore automazione per l’esazione dei pedaggi e per i controlli a distanza, bensì un presidio fisico dei lavoratori più diffuso in tutta la infrastruttura e, quindi, anche maggiori investimenti per gli organici, ai fini di un controllo capillare del traffico; lo sviluppo dei presidi di prevenzione anti incendio; una potenziata assistenza all’ utenza in loco e non “da remoto”. Del resto, una infrastruttura pedagiata che vive, dunque, anche dei introiti diretti dei cittadini ha sempre maggiore necessità non di essere presidiata virtualmente ma sotto il controllo in h24 di una presenza fisica degli operatori. Per tutte queste ragioni, riteniamo opportuno richiedere a Regione, Province, Città metropolitana e Aziende interessate una prima riunione congiunta che inizi a monitorare le problematiche inerenti quell’ importantissimo percorso autostradale, che unisce il sud e il nord del Paese, e si dia vita ad una cabina di regia unificata in grado di sviluppare più controlli, più assistenza, più sicurezza“.