di Sonia Angrisani.
Le grandi manovre politiche per le regionali sono iniziate nella città capofila dell’Agro. A Nocera Inferiore pare che l’ex Sindaco Manlio Torquato sta premendo il piede sull’acceleratore, guardando con distacco il caos, il tumulto confusionario di coalizioni in cerca di una rinnovata verginità sotto le mentite spoglie del civismo che li circonda, praticamente già in campo. E gli altri competitor, a che punto sono? Il PD nocerino resta indiscreto, anche se la cosa più logica di tutte sarebbe la candidatura alle elezioni regionali l’ex vicesindaco e attualmente assessore alle politiche sociali, Federica Fortino. Sull’altro fronte arriva la bocciatura alla Segreteria Nazionale, con il candidato Stefano Bonaccini. Da voci di corridoio sembrerebbe una manovra del tutto deluchiana, per una riconferma sul terzo mandato per il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. A destra l’instabilità regna sovrana, in cerca di adozione anche questa volta? L’unico a crederci ancora per una candidatura con Fratelli d’Italia o Forza Italia, il consigliere di minoranza Pasquale D’Acunzi. Presente all’inaugurazione a Sarno del comitato cittadino di Forza Italia, alla ricerca di autori, ma lui resta sotto le mentite spoglie del civismo, il marchio di fabbrica “MAN” grazie a questa organizzazione gestita in campagna elettorale dall’ex consigliere comunale Ilario Capaldo, cosi D’Acunzi entra in consiglio comunale. Nei banchi dell’opposizione c’è anche l’ex Sindaco Antonio Romano, il dott. Antonio Ianniello, la dott. Rossella Giardano, in quota rosa di Fratelli d’Italia, figlia dell’ex consigliere comunale di maggioranza, Giancarlo Giordano, all’epoca in quota PD. Presente in opposizione e in maggioranza, l’ex candidata Sindaco Tonia Lanzetta, creando un equilibrio con assisse amministrativa, e politica, insieme al dott. Rosati, attualmente seduti in consiglio comunale di minoranza. Fatto sta che stiamo a zero. Il centrodestra si è concretato sulle amministrative a Scafati e qualche “aperitivo amichevole”, il solito giro valzer, Probabilmente, per la mancanza di interlocutori politico-istituzionali e, per difficoltà di rapporti tra le diverse amministrazioni di diverso colore politico, è troppo chiedere agli amministratori di incontrarsi per provare a definire in maniera condivisa le linee di sviluppo di quest’area per orientarne gli investimenti, prima che altri decidano ancora una volta per loro e per i loro cittadini, almeno per i prossimi 30-50 anni? All’interno di una rivista online “Porcus” parlando del caso della elezione di Enrico Tiero, 16.000 voti personali, la scelta di un metodo di azione politica di prossimità. Di ponte tra cittadino e Stato che è una sorta di welfare state del secolo scorso traslato in questo. Il tutto in rappresentanza di categorie che forse non stanno nel politicamente corretto ma che esistono. Categorie come i cacciatori ed i pescatori. Perché nessun dopo cancella oggi, ma si somma. E a quanto pare, questo mondo non è affatto marginale: i voti che ha raccolto Tiero sono testimonianza.