Tra il 27 e il 30 settembre 1943 durante la Seconda guerra mondiale, grazie ad un’insurrezione del popolo napoletano di civili e militari fedeli al Regno del Sud, Napoli fu liberata dall’occupazione tedesca.
Un figlio di questa terra, un uomo di Castel San Giorgio, Gaetano Rescigno fu ucciso barbaramente nel bosco di Capodimonte combattendo per la libertà.
Il primo ottobre del 2022, ben ha fatto questa Amministrazione, a ricordare l’eroe sangiorgese, dedicando in suo onore il parcheggio sito nella frazione (borgo) Lanzara.
La storia è fatta dagli uomini, la storia ci riporta alla mente quanti hanno combattuto per la patria e quanto hanno combattuto per garantirci un futuro migliore.
Ma a Castel San Giorgio, invece di celebrare le giornate della memoria, si lasciano nello stato di incuria assoluta, tutti quei luoghi dedicati a chi ha fatto della propria vita un esempio da tramandare alle future generazioni.
Da quando, in una delle sue “organizzate” interviste, la VOSTRA SINDACA ha tenuto a precisare che la SUA Castel San Giorgio, è una città GREEN, c’è erba da tutte le parti e sembra ci si dimentichi spesso anche delle cose elementari!
SIGNORA SINDACA, noi Le stiamo contando! (e non ci stancheremo farlo!!!)
Le quattro giornate di Napoli rappresentano un grande momento storico di elevato spessore culturale morale e soprattutto di liberazione dall’oppressione.
Le SUE BRUTTE FIGURE O LE SUE CADUTE DI STILE superano le quattro!
La vostra SINDACA cancella con il suo pressapochismo anche il ricordo e la storia.
VERGOGNA! Altro che Buongiorno Castel San Giorgio, svegliati Castel San Giorgio, svegliati e liberati dall’oppressore che non ha rispetto né per i morti ma neanche per i vivi. Il suo atteggiamento, nell’ultimo consiglio comunale, nei confronti della consigliera di maggioranza Adriana Carratù ne è l’esempio (ma di questo vi racconteremo nel prossimo post su Castel San Giorgio, paese di santi, lavoratori e maghi).
Faccia presto Signora Sindaca, riporti dignità alle nostre frazioni che il troppo è già troppo e come diciamo l’ora della resa dei conti non tarderà ad arrivare.