Pare, dunque, che non siano servite tutte le strategie messe in campo per fare fronte alla carenza di personale tipica dell’estate. Inutile dire, poi, che la sofferenza rende impazienti – per sua stessa natura – chi si trova a dover chiedere aiuto o a ritenere di aver bisogno di cure mediche.
La tensione sarebbe cresciuta per la concomitanza di un’assenza per malattia fuori programma e per un cumulo di lavoro che manda al collasso il pronto soccorso dell’Umberto I.
Il chirurgo che aveva il turno in Pronto Soccorso avrebbe fatto sapere di non poter raggiungere il posto di lavoro per malattia. Un fatto imprevisto che ha fatto saltare i già precari equilibri giocati su numeri davvero risicati – quelli del personale medico – rispetto alle cifre che fotografano gli accessi alla struttura di Viale San Francesco, 150\200 al giorno secondo una stima illustrata dal direttore D’Ambrosio ai microfoni di Telenuova nei giorni soccorsi. Oggettivamente poche le professionalità del Pronto Soccorso per coprire anche le malattie improvvise. Quindi, quando è così, in genere gli specialisti dei reparti devono scendere e coprire il turno in Pronto Soccorso. Questo avviene per ordine di servizio da parte della direzione sanitaria. Tuttavia il chirurgo del reparto di riferimento avrebbe avuto remore a scendere a fare il turno al posto del collega. La gente ha iniziato a ribellarsi e sono stati chiamati i carabinieri.
(Fonte Telenuova)