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Caivano, stupro anche i figli di due camorristi nel branco sono15 gli indagati. Don Patriciello invita la Premier Meloni.

DiGiuseppe Barone

Ago 27, 2023

Abusi perpetrati per mesi da un branco di giovanissimi su due bambine di 10 e 12 anni, stupri che sarebbero anche stati filmati con i cellulari minacciando le vittime di far girare le immagini se si fossero ribellate. Una inchiesta che vede nel mirino almeno una quindicina di ragazzi, quasi tutti minorenni, coinvolti a vario titolo nelle violenze ai danni delle due cuginette.

Al Parco Verde oggi c’è un clima “di morte e di deserto”, ammette sconsolato il parroco Maurizio Patriciello. I pochi passanti inveiscono contro i cronisti, la tensione è palpabile.

Don Maurizio, che da anni denuncia le malefatte della camorra e le colpevoli assenze delle istituzioni, invita la premier Meloni a visitare Caivano per riflettere sul futuro dei bambini di questa terra. “Nessuno ha la bacchetta magica – conclude – ma la parola chiave per riuscire a fare qualcosa è ‘insieme’”.

Il dramma degli stupri dei minori è trasversale scrive Don Patriciello sulla sua pagina Facebook, non possiamo dire che avviene solo nei quartieri disagiati. È vero, ma ciò non m’ impedisce, oggi, di circoscrivere il problema alla mia parrocchia, definita una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa. Un territorio dove, oltre alla scuola, la parrocchia e la Compagnia dei carabinieri non c’è niente.

Dove i servizi sociali sono inesistenti, i vigili urbani assenti. Dove i “signori della droga” sono alla continua ricerca di manovalanza spicciola e la trovano nei ragazzini che ripagano lautamente.

Droga, soldi facili, pornografia, assenza dello Stato, abdicazione degli adulti nel campo educativo.

In fondo – diciamolo – abbiamo rubato ai piccoli la gioia di scoprire lentamente, dolcemente, serenamente quanto sia bello amare ed essere amati. Facendoli precipitare nell’inferno del sesso senza amore, senza dignità, senza soddisfazione.

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