L’Amministrazione Lanzara, su impulso dell’Assessora alla Cultura Roberta D’Amico, questa mattina ha organizzato e promosso lo spettacolo teatrale Il pallone di pezza, interpretato magistralmente da Claudio Lardo sul palco dell’auditorium del Museo Archeologico Nazionale Etruschi di Frontiera di Pontecagnano.
La storia, che ripercorre i fatti che condussero alla morte di 14 bambini intenti a giocare a calcio a Buccino nel 1943 e si colloca nelle serie di iniziative promosse nel salernitano in ricordo dello sbarco alleato, ha commosso gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado del nostro territorio.
Un’iniziativa importante, che punta ad informare le giovani generazioni sulle brutture della guerra e ad invogliarle all’impegno in favore della memoria, valore profondo ed incommensurabile, ed in contrasto ai sentimenti dell’odio, del razzismo, del pregiudizio, della diversità.
Entusiastici i toni della Delegata al ramo Roberta D’Amico: “Una mattina spesa per la riflessione, la storia, la partecipazione attiva; un modo per avvicinare gli studenti ai principi della democrazia e dell’accoglienza. Non solo voglio complimentarmi per la superba interpretazione dei tragici fatti che sconvolsero la nostra Provincia ottant’anni orsono, ma intendo ringraziare la Direttrice del Museo Ilaria Menale per la consueta ospitalità, l’Assessora con delega all’Istruzione Gerarda Sica per la costruttiva collaborazione, alle Dirigenti Scolastiche Antonietta Cembalo, Ginevra De Majo e Raffaela Luciano per aver accolto favorevolmente ed immediatamente la nostra proposta ed al giornalista Eduardo Scotti per la sua ormai antica dedizione nell’ambito della memoria e del ricordo. Abbiamo condiviso momenti intensi, che ci sollecitano tutti ad una più attenta riflessione. L’intesa è che ne seguiranno altri dello stesso valore e della stessa qualità”.
Il Sindaco Giuseppe Lanzara ha affermato: “Con questo spettacolo abbiamo reso più vicino e tangibile un momento storico di fondamentale importanza, a cui i giovani hanno il diritto/dovere di avvicinarsi per non incorrere nell’errore che la guerra possa mai costituire una soluzione. Oggi abbiamo dimostrato che la pace è il solo vero antidoto ad ogni incomprensione/conflitto e che recidere volontariamente la vita di bambini e ragazzi nel pieno delle loro possibilità è un atto da contrastare sempre, allora come oggi. Un ringraziamento a tutti coloro che si sono attivati per regalare questo momento ai nostri alunni ed ai docenti, cui spetta il successivo compito di ritornare su temi delicati ed importanti come questi, che contribuiscono a determinare negli studenti di ogni ordine e grado una solida coscienza critica ed una reale propensione all’impegno per un futuro di solidarietà, fratellanza ed amore”.