• 23 Novembre 2024 16:59

Direttore Responsabile: Giuseppe Barone .

Le origini dell’esorcismo tra realtà e finzione: ecco la verità a raccontarcelo il Patriarca II° Raimondo Maurizio.

DiGiuseppe Barone

Ott 15, 2023

Sua Beatitudine il Patriarca II° Dom. Maurizio Raimondo – della Chiesa Vetero Cattolica Apostolica Missionaria Fidelitas, da anni libera le persone che sono impossessate dal Demonio, incontri continui e liberazione dal male, uno strumento di Dio nella lotta diretta contro le forze del male, a proteggere dal diavolo?

La Preghiera di guarigione, un’occasione per allenarsi a pregare cristianamente e fare esperienza di fede, invocando la guarigione delle ferite del male che possiamo portare nel cuore e anche dei mali che portiamo nel corpo.

«La preghiera di guarigione non è semplice richiesta di miracoli – spiega il Patriarca Maurizio Raimondo, un vero e proprio affidamento di sé alle mani del Signore, perché operi a favore della nostra vita. La preghiera in questo senso orienta al nutrimento dell’Eucaristia (l’alimentazione, infatti, è decisiva per la salute personale) e invita alla confessione del proprio peccato (avere consapevolezza del proprio limite è essenziale per custodire la propria forza vitale). Il grande dono della Misericordia di Dio può guarire le ferite del corpo e dell’anima».

Per quanti volessero incontrare il Patriarca Raimondo, possono farlo attraverso la sua segreteria telefonando: 371.3821630 – inviando una email: patriarcatouffstampa@libero.it

CHI È L’ESORCISTA? COS’È UN ESORCISMO?

 Iniziamo col dire che tutti i Vescovi sono esorcisti (dal greco exorkízein = scongiurare), e ciò per mandato divino. È Gesù che ha lasciato ai propri Apostoli il compito di annunciare il Vangelo e di liberare dai demòni:

“Ne scelse dodici perché stessero con lui, per inviarli, e perché scacciassero i demòni” (Mc 3, 14-15).

 DEFINIZIONE DI ESORCISMO
L’esorcismo è un’antica preghiera – pubblica e solenne – che la Chiesa adopera contro il potere del diavolo. Nel Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) al n°1673 troviamo la seguente definizione:
“Quando la Chiesa domanda 
pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù Cristo, che una persona o un oggetto sia protetto contro l’influenza del Maligno e sottratto al suo dominio, si parla di esorcismo. (…) In una forma semplice, l’esorcismo è praticato durante la celebrazione del Battesimo. L’esorcismo solenne, chiamato “grande esorcismo“, può essere praticato solo da un presbitero e con il permesso del Vescovo”.

ESSENZA DI UN ESORCISMO
L’essenza dell’esorcismo è lo “scongiuro. E lo scongiuro è l’ordine, impartito al demonio nel nome di Gesù, di abbandonare il corpo del posseduto o, più genericamente, di liberare dalla sua influenza malefica luoghi, cose o persone. Ricordate: nell’esorcismo al demonio non si chiede nulla, al demonio si comanda.

 EFFICACIA DI UN ESORCISMO
L’esorcismo rientra nella fattispecie dei sacramentali. “I sacramentali sono segni sacri istituiti dalla Chiesa, per mezzo dei quali vengono santificate alcune circostanze della vita. Essi comportano una preghiera accompagnata dal segno della Croce e da altri segni”.

In quanto sacramentali, gli esorcismi agiscono ex opere operantis ecclesiae, ossia per la forza della Chiesa che prega: in pratica essi portano alla liberazione del posseduto grazie al potere di intercessione della Chiesa, rappresentata dal sacerdote che lo esercita, dal fedele che lo riceve ed eventualmente da tutti coloro (solitamente laici) che aiutano e assistono.

L’esperienza ci rivela che, affinché un esorcismo possa essere pienamente efficace e di vero aiuto al posseduto, c’è bisogno che anche quest’ultimo abbia la volontà di liberarsi: solo la volontà di conversione e la costanza nella preghiera e nella frequenza ai Sacramenti consente la piena efficacia di questa orazione liturgica – Dio non può imporci la Grazia. Diversamente l’esorcismo si rivela un’inutile fatica. Poi, seppure il posseduto venisse liberato, Gesù ci esorta a non abbassare la guardia:

“Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: “Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito”. E tornato la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa” (Mt. 12,43).

DURATA DI UN ESORCISMO
La durata di un esorcismo è molto variabile. Sono molto rari i casi in cui si arriva alla liberazione completa con una sola “sessione”. È raro anche il buon esito in qualche mese. Per un caso di media gravità si può arrivare perfino a diversi anni. L’esperienza degli esorcisti ci porta a credere che quanto più il Male è radicato, tanto più tempo ci vorrà per estirparlo.

PREGHIERE DI LIBERAZIONE

Al di fuori dell’esorcismo abbiamo già detto che ogni fedele può pregare perché Dio liberi lui, o un’altra persona, dall’influsso del Male. In questo caso si parla di Preghiere di Liberazione.

Chiariamo: vi è una differenza notevole tra l’esorcismo e la preghiera di liberazione. I primo è costituito da un ordine imperativo impartito al demònio di andarsene nel nome di Gesù (cf At 16,18), e tale ordine imperativo (“nel nome di Gesù Cristo ti esorcizzo!”) lo può impartire solamente un esorcista. La preghiera di liberazione, invece, è una supplica al Signore affinché ci liberi dal diavolo e dai suoi influssi malefici.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *