Il dramma della donna morta a causa di un arresto cardiaco, a poche decine di metri dall’Ospedale Mauro Scarlato di Scafati – dove, da anni, il Pronto Soccorso è chiuso – merita non solo una approfondita riflessione ma anche una immediata azione politica ed amministrativa.
È per questo motivo che, proprio in queste ore, ho richiesto un incontro formale con il Direttore Generale ed il Direttore Amministrativo dell’Asl Salerno, con i quali vorrò anzitutto approfondire i dettagli di questa triste vicenda, in merito soprattuto ai ritardi nei soccorsi giunti sul posto. Sullo sfondo rimane un problema di carattere più generale che riguarda l’ospedale scafatese. Ai dirigenti dell’Asl chiederò allora se sono a conoscenza delle volontà dell’attuale Governo Regionale circa la riapertura del Pronto Soccorso.
In ogni caso, sto già provvedendo a predisporre, per la prossima seduta del Consiglio Regionale, un’interrogazione rivolta al Presidente De Luca, per chiedere contezza di quanto accaduto a Scafati e delle prospettive di una struttura ospedaliera di importanza strategica per il territorio. È impensabile che, dopo otto anni di governo De Luca, non si conoscano ancora i motivi alla base della decisione di chiudere il pronto soccorso del nosocomio di Scafati, soprattutto alla luce dell’enorme bacino di utenza che copre e che va ben oltre la popolazione scafatese. Un bacino che, in caso di emergenza, deve fare riferimento agli ospedali di Nocera Inferiore o di Sarno, se non addirittura a quelli della Provincia di Napoli.