• 9 Marzo 2025 15:32

Direttore Responsabile: Giuseppe Barone .

Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

DiMaurizio Raimondo

Gen 12, 2025

+ Dal Vangelo secondo Luca 3,15-16.21-22
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”. Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore.

Il tema liturgico di questa domenica è la novità dell’azione di Dio nella storia. Nuovo, infatti, è il linguaggio di Dio in Isaia: «…è finita la schiavitù, ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati, ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio» (prima lettura). E’ una novità assoluta che Gesù sia battezzato da Giovanni, che il cielo si apra, che lo Spirito discenda in forma di colomba, che si oda una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto» (Vangelo). È nuova la realtà dell’uomo che riceve il battesimo: «un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento dello Spirito Santo, effuso su di noi  abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo».

Se Dio è intervenuto nel passato con un’irruzione di vita e di speranza nuove, interviene anche nel presente ed interverrà nel futuro, perché Dio è fedele. La novità che Dio infonde nel cuore degli uomini incide e si ripercuote nella storia. È in sé invisibile, interiore, nettamente spirituale. Per prima cosa, rende nuovo il cuore, poi dal cuore dell’uomo e con l’aiuto dell’uomo, trasforma anche la realtà storica. La novità che viene da Dio è efficace, ma si compie nell’uomo a condizione che l’uomo non la ostacoli. D’altra parte, dobbiamo ammettere che l’efficacia di Dio non è manipolabile a nostro piacimento: Dio mostra la sua efficacia quando e come vuole. Nel vangelo, il Battesimo di Gesù è descritto come un’epifania cioè una rivelazione di Dio. Lo stesso deve essere il Battesimo del cristiano: deve mostrare, rendere evidente ciò che Dio è e ciò che Dio opera in lui. Il battesimo imprime un carattere indelebile, per questo si riceve una sola volta per tutta la vita. Che cosa accade, allora, quando non si vive come cristiani, quando si rinnega la propria fede? L’impronta battesimale rimane. Questa impronta è allo stesso tempo memoria ed invito: «Ricorda che sei un battezzato», «Sii ciò che sei, vivi ciò che sei». Sei libero, ma l’impronta divina ti indica il vero cammino per la tua libertà, lontano da miraggi ingannevoli. Come agisce il battezzato che vuole vivere come tale? Ratifica ogni giorno con l’agire concreto l’impronta divina che porta impressa. Testimonia decisamente e con coraggio la trasformazione che Dio ha operato nel suo essere per mezzo del battesimo.

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