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Cos’è la festa dell’Immacolata concezione, il suo significato e perché cade l’8 dicembre.

DiMaurizio Raimondo

Dic 8, 2023

L’8 dicembre è il giorno in cui tradizionalmente molti preparano l’albero di Natale o il presepe. Queste tradizioni molto comuni in Italia anche oggi, nel 2023, sono legate alla cosiddetta “Festa dell’Immacolata”.

Spesso il dogma dell’Immacolata è confuso con il concepimento virginale di Gesù (la credenza secondo la quale Maria concepì suo figlio da vergine, senza aver avuto rapporti sessuali con il marito Giuseppe), ma, in realtà, non è in alcun modo collegato a esso. Il dogma dell’Immacolata significa che, sin da quando fu concepita da sua madre Anna, Maria fu “preservata” dal peccato originale, a differenza di tutti gli altri esseri umani. L’espressione “immacolata concezione” significa infatti “concepimento senza macchia” (riferito al concepimento di Maria, non a quello di Gesù). Nel 1854 il papa Pio IX ha proclamato che l’Immacolata concezione è una verità indiscutibile.

Origini e significato del dogma
Secondo la religione cristiana, tutte le persone nascono “macchiate” dal peccato originale e, pertanto, anche Maria dovrebbe esserne colpita. Questo, però, significherebbe che il figlio di Dio si è incarnato in un corpo non puro, il che creerebbe alcuni problemi teologici.

La questione è legata al modo in cui Maria è stata concepita, ma i vangeli canonici e la maggior parte degli apocrifi non si soffermano sulla questione. Una “soluzione” fu proposta da Agostino d’Ippona, vissuto tra IV e V secolo, sostenendo che pur essendo Maria nata macchiata dal peccato, ne fosse stata redenta al momento del concepimento di Gesù.

La tesi di Agostino ebbe largo seguito in età tardo-antica e medievale. Nel XIII secolo, però, il teologo britannico Duns Scoto sostenne un’altra teoria: Maria era priva di peccato originale sin dal momento in cui fu concepita. Questo non significava necessariamente che fosse stata concepita senza rapporti sessuali tra i suoi genitori, ma solo che non era “portatrice” del peccato. La tesi di Scoto divise i cristiani in “macolisti”, secondo i quali Maria era stata concepita con il peccato e poi redenta, e “immacolisti”, secondo i quali era stata concepita già senza peccato. La Santa Sede non assunse una posizione ufficiale.

Nel XIX secolo il papa Pio IX decise di risolvere definitivamente la questione e nel 1849 emanò l’enciclica Ubi Primum, con la quale invitò i vescovi a esprimere la propria opinione sull’argomento. La grande maggioranza si dichiarò a favore della tesi “immacolista”.

Piò IX decise perciò di proclamare un dogma, cioè una verità che non può essere messa in discussione. L’8 dicembre 1854 emanò la costituzione apostolica Ineffabilis Deus, nella quale affermò: “La beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale”.

La data della proclamazione non fu scelta a caso: l’8 dicembre è il giorno nel quale Maria fu concepita, giacché la nascita, secondo la tradizione cristiana, avvenne l’8 settembre, esattamente nove mesi dopo. Perciò l’Immacolata si celebra l’8 dicembre.

La stragrande maggioranza dei cattolici accettò il dogma dell’Immacolata concezione senza discutere. Il dogma, però, fu rifiutato dal cristianesimo ortodosso, che è fedele alla tesi secondo la quale Maria fu redenta dal peccato originale solo quando concepì Gesù, e dalle confessioni protestanti, secondo le quali Maria è “portatrice” del peccato originale come gli altri uomini ed è “santa” solo nel senso che è stata toccata dalla grazia.

Il culto e le tradizioni dell’Immacolata
Dopo la proclamazione del dogma, il culto dell’Immacolata concezione, già esistente in precedenza, si diffuse in misura maggiore. Nel 1857, quando Roma era ancora capitale dello Stato pontificio, Pio IX fece erigere in piazza Mignanelli una colonna in onore dell’Immacolata, che oggi è oggetto di venerazione nella giornata dell’8 dicembre.

La ricorrenza, però, è riconosciuta come festività nazionale solo in una parte dei Paesi cattolici, tra i quali l’Italia, la Spagna, il Portogallo, l’Austria, le Filippine e diversi Stati latinoamericani. In questi Paesi si sono affermate alcune tradizioni associate all’Immacolata: anzitutto, la ricorrenza è considerata il giorno nel quale si allestiscono gli addobbi natalizi, sebbene oggi, per ragioni commerciali, l’inizio del tempo di Natale sia in genere anticipato, almeno nei luoghi pubblici; in alcune località, inoltre, si sono diffuse le usanze di allestire grandi falò nel giorno dell’Immacolata o di preparare determinate pietanze.

Negli altri Paesi cattolici, così come in tutto il mondo protestante, ortodosso o seguace di altre religioni, l’8 dicembre è un normale giorno lavorativo.

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