di Sonia Angrisani.
L’Unione Europea è risaputo, cosi come strutturata, è in mano alle banche e non faccia gli interessi
dei lavoratori europei. Noi Comunisti lo denunciamo da tempo, infatti in questi giorni abbiamo una
conferma su quanto potrebbe accadere allo stabilimento di “Sigaro Toscano” di Cava de ‘ Tirreni.
Dopo la chiusura dell’ex Manifattura Tabacchi, la Manifattura “Sigaro Toscano” è uno degli ultimi
stabilimenti attivi sul territorio cavese, una fabbrica storica che, da oltre 100 anni, fa parte della nostra
realtà sociale, dando lavoro a tantissime famiglie cavesi.
Che cosa sta accadendo?
L’UE sta per aumentare le tasse e bloccare/ridurre la produzione dei prodotti aromatizzati, quindi ne
consegue che la produzione di punta dello stabilimento di Cava de’ Tirreni “il sigaro” è sotto attacco.
Anche la fabbrica di Lucca sarebbe interessata con una ricaduta generale su circa 380 dipendenti con
un indotto di 2500 tra coltivatori e addetti.
La scusa dei tecnocrati europei è quella secondo la quale, in una recente relazione della Commissione,
c’è stato un aumento del 10% dei volumi di vendita di questi prodotti in più di cinque Stati membri
e, nel complesso, nell’Ue, i prodotti del tabacco riscaldati hanno superato il 2,5% delle vendite totali
di prodotti del tabacco: in realtà vi è un’operazione di riduzione della produzione nel nostro paese
con una dismissione verso altri siti.
La proposta sarà ora sottoposta al parlamento europeo e poi dopo la pubblicazione gli stati membri
avranno un anno per recepirla.
Anziché trovare altre soluzioni, l’Europa dei banchieri, di questi “imbecilli consapevoli”, usa la scusa
del proibizionismo stile anni 20 (che rischia di trasformarsi in un regalo per il mercato nero del
tabacco) per fare gli interessi dei pochi: un aiuto alla delocalizzazione visto anche la situazione del
Gruppo Maccaferri e l’idea di mercato globale propria dell’AD del gruppo Montezemolo.
Invitiamo i lavoratori, le forze sindacali, gli amministratori e i nostri concittadini, già cosi colpiti
nelle proprie attività e in difficolta economica per l’inflazione, a mobilitarsi contro l’ennesimo
tentativo di desertificazione industriale: NON POSSIAMO PERDERE NEMMENO UN
POSTO DI LAVORO! CHI HA RESPONSABILITA’ SE LE ASSUMA, ORA E SUBITO,
DOMANI POTREBBE ESSERE TROPPO TARDI!
Comunicato congiunto
Sezione “Antonio Gramsci” del Partito Comunista – Cava de’ Tirreni
Circolo “Francesco Gagliardi” del Partito della Rifondazione Comunista – Cava de’ Tirreni
Cava de’ Tirreni, 7 novembre 2022